La Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro è molto di più di una struttura militare, sebbene costituisca uno degli esempi più interessanti di architettura Rinascimentale dell’epoca, il suo merito è quello di aver protetto durante la Seconda Guerra Mondiale, oltre 10 mila capolavori di arte dai bombardamenti e dai furti nazisti.
La Rocca di Sassocorvaro ha una storia e una forma così particolari che è impossibile non amarla. Situata nel centro di Sassocorvaro, incastonata tra le case del borgo, dall’esterno è difficile ammirarne e apprezzarne la forma e la maestosità. Ma se avete la possibilità di guardare la pianta scoprirete che la sua forma ricorda la sagoma di una tartaruga! Francesco di Giorgio Martini, l’architetto (lo stesso che ha progettato la rocca di Mondavio) che nel 1475 la progettò su commissione di Ottaviano Ubaldini fratellastro del Duca Federico da Montefeltro, aveva condotto diversi studi sull’antropoformismo e lo zooformismo in architettura e questo richiamo alla tartaruga ne è una conseguenza.
La Rocca di Sassocorvaro e il salvataggio delle opere d’arte durante la Seconda Guerra Mondiale
Veniamo ora alla curiosità legata alla sua storia che non riguarda tanto la sua costruzione, la rocca venne edificata su un edificio preesistente il cui torrione è stato inserito in una facciata del cortile interno, quanto alla sua funzione durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il sovraintendente delle belle Arti delle Marche, Pasquale Rotondi, decise infatti di nascondere all’interno della Rocca oltre 10 mila opera della Regione e non solo per preservarle dai bombardamenti degli alleati e dalle possibili razzie dei nazisti in ritirata. Nella Rocca, dal 1943 al 1944, trovarono rifugio capolavori di Lorenzo Lotto, Carlo Crivelli, Tiziano, Piero della Francesca, Paolo Uccello e anche l’opera simbolo della regione Marche: La Città Ideale (che potete oggi ammirare ad Urbino presso la Galleria Nazionale delle Marche di Palazzo Ducale).
Durante la Seconda Guerra Mondiale la Rocca ospitava la scuola elementare del borgo e per non destare sospetti sull’eccezionale patrimonio custodito, Rotondi volle che la scuola continuasse a funzionare.
Oggi l’interno della Rocca è visitabile e vi stupirà come le fattezze militari abbiano lasciato il posto ad un elegante palazzo signorile rinascimentale.
Il Comune di Sassocorvaro a seguito del referendum del 2018 si è unito al Comune di Auditore formando il nuovo comune di Sassocorvaro Auditore.
L’interno ospita il Museo della Rocca Ubaldinesca, le cui raccolte d’arte annoverano dipinti, sculture e mobilio che vanno dal XIV al XIX secolo.
La visita alla Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro rappresenta una delle tappe imperdibili degli itinerari da fare nei dintorni di Urbino.