La piccola Petra delle Marche: il tempietto di Sant’Emidio di Ascoli

by Racconti di Marche
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TEMPIETTO DI SANT’EMIDIO – Poco fuori il centro cittadino di Ascoli Piceno, una facciata barocca in travertino costruita sulla parete della roccia custodisce le antiche catacombe della città dove la leggenda narra il Santo Patrono portò miracolosamente la sua testa.

Il tempio di Sant’Emidio rappresenta uno dei punti storici più importanti della città di Ascoli Piceno, un luogo in grado di unire la religiosità (è il luogo dove venne sepolto Emidio, patrono della città e protettore dei terremoti, il cui culto è molto sentito non solo ad Ascoli ma in numerose località del mondo), e la storia data l’importanza della necropoli cristiana che il tempio custodisce.

Leggenda vuole che il Santo, dopo essere stato decapitato, portò qui il suo corpo a piedi reggendo la sua testa, per esservi poi sepolto.

Nonostante la bellezza della facciata fatta erigere nella prima metà del Settecento, con una bella integrazione tra il travertino, la pietra bianca che caratterizza la città di Ascoli Piceno, e la roccia di arenaria su cui la facciata di appoggia, il tempio è poco conosciuto e spesso lasciato fuori dai circuiti di visita della città.

L’impatto visivo è davvero molto forte e, anche se un po’ forzato, il pensiero non può non andare all’altro tempio costruito sulla facciata di una parete rocciosa che si trova a Petra in Giordania.

Il tempietto di Sant’Emidio: la storia

Le Marche sono sempre state una regione sismica e i terremoti un fenomeno che fanno parte della storia di queste zone. All’inizio del 1700 Ascoli Piceno venne colpita da un fortissimo terremoto che fortunatamente non provocò troppi danni. La popolazione, grata della “grazia” ricevuta, si ritrovò numerosa nelle antiche catacombe della città luogo di sepoltura del santo e si decise di scegliere uno dei migliori architetti della zona, Giuseppe Giosafatti, per ridare dignità al luogo che per secoli era stato dimenticato e abbandonato.

L’interno del Tempio di Sant’Emidio con la statua del santo.

Le catacombe cristiane di Ascoli Piceno

Il Tempietto di Sant’Emidio permette di accedere ad uno dei primi luoghi cristiani della città, le antiche catacombe romane.

Come è noto i cimiteri romani dovevano essere situati al di fuori del territorio urbano. La tradizione vuole che in questa crostone di pietra arenaria vennero scavate grotte e gallerie e proprio qui Sant’Emidio, l’evangelizzatore della città, e i suoi seguaci riposarono dopo il martirio avvenuto all’inizio del IV secolo d.C.  Le Catacombe sono più antiche e risalgono al II secolo d.C.

L’aspetto della grotta al tempo del Santo era molto differente rispetto ad oggi dove la sua tomba è facilmente visibile e posta dietro la statua alla sua destra. La grotta sepolcrare era interrata per per raggiungerla bisognava percorrere un percorso basso e piuttosto angusto.

Visitare il tempietto di di Sant’Emidio

Il Tempietto di Sant’Emidio si trova in via  Carso, 5, 63100 Ascoli Piceno a circa 1., 5 km da Piazza del Popolo di Ascoli, poco meno di 20 minuti a piedi. Il tempio non è sempre aperto per cui vi consiglio di prenotare la visita tramite l’associazione Sant’Emidio nel mondo (la cui sede è nella chiesa di Sant’Ilario proprio di fronte a tempio). Potrete provare anche a suonare e farvi aprire il tempietto, magari sarete fortunati come noi e troverete uno dei membri dell’associazioni che vi aprirà la chiesa e ve ne racconterà la storia.

Per informazioni e contatti:
+39 334 3565078 (Presidente, sig. Giuseppe Bachetti)
s.emidiomondo@gmail.com (segreteria)
s.emidiomondo.info@gmail.com (coordinamento ricerche e sito web)

Ringrazio Eleonora per la foto di copertina e il nostro amico Marco per averci fatto scoprire questo luogo.

 

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